lunedì 8 ottobre 2012

Post segnalatomi da un mio compagno di università nel delirio pre-laurea.



Panico da consegna in periodo di tesi. Rimedio: gonna color tortora a pois bianchi, vita alta, raso e seta. Ansia pre-laurea con la relatrice che mette in forse la sua presenza all’ultimo e una commissione pronta a sbranarmi. Rimedio: vestito blu elettrico alla romana, stretto appena sotto il seno, scollo dritto, spalline sottilissime incrociate sulla schiena e – attenzione attenzione – STRASCICO. Paranoie per la ricerca di un lavoro in un periodo in cui “il lavoro non c’è e quello perfetto non l’avrai mai, tanto vale accontentarsi”. Rimedio: scarpe alte in raso platino con zeppa in corda, cinturino dorato, e raffinato motivo a strass che impreziosisce la punta.
Ma quanto fa bene lo shopping. Un’ora strappata ad un mattino impegnatissimo o un pomeriggio intero in tutta calma, sole o in compagnia di amiche – fidanzati – mamme – sorelle, inconcludente o fruttuoso, non si può negare che lo shopping sia un’attività assolutamente gratificante e terapeutica. Il che generalmente non è compreso dalla qualsiasi persona di sesso maschile che ci ha viste uscire di casa moge e col morale sotto le scarpe e ci vede tornare felici e appagate, con un sorriso da un orecchio all’altro e 2 o 3 sacchetti lucidi e sgargianti sotto il braccio.
Per le delusioni d’amore o un esame andato male (o, peggio ancora, quelli in cui si gioca la fatidica carta – coniglio e non ci si presenta neanche), per lenire l’amaro di una litigata tra amiche o col moroso, non c’è niente che distenda i nervi come un bel giro per i negozi, siano di un centro commerciale o – come personalmente preferisco – delle vie di un piccolo paesino o di una grande città (impareggiabile la bella Milano, con la zona dal Duomo a San Babila, Brera, via Torino, corso Montenapoleone e Buenos Aires e via discorrendo fino a quelle piccole e nascoste vetrine-gioiello incastonate fra le case).
Ma cosa spinge tante ragazze e donne di qualsiasi età a fare incetta di scarpe, borse, accessori, capi d’abbigliamento, cosmetici? Cosa attrae dello shopping? Cosa porta una donna (o un uomo particolarmente intelligente) a spendere dei soldi non per “avere quel che serve per vestirsi”, ma per comprare capi unici secondo un gusto preciso? E perché è tanto benefico l’effetto del “vedo-mi piace-compro”?
Dopo un’accurata ricerca, l’osservazione del-mio-io-in-azione (deleterio per le mie tasche, ma per la scienza si possono ben fare questi sacrifici) e la lettura di diversi manuali sull’argomento (Il senso religiosoe la serie completa di I love shopping) posso azzardare una conclusione: lo shopping ci rivela a noi stesse.
Guardare le vetrine, lasciarsi inebriare dai colori degli abiti e scegliere il capo giusto per noi, è uno strumento infallibile per capire che il nostro gusto funziona bene, “siamo fatte” bene e non c’è nulla di sbagliato in noi. Pensateci: siamo in grado di riconoscere una cosa bella quando la vediamo, pur in mezzo al ciarpame e alle terribili ammucchiate di fine saldi. Sappiamo quale colore di fard o ombretto si adatta meglio alla nostra carnagione. Possiamo abbinare colori e tessuti diversi, optare per linee classiche o reinventare i pezzi senza aver paura di osare. E poco importa se sono capi griffati o da mercato: ciò che li tiene insieme è la personalità unica di chi li indossa, è il nostro personalissimo cuore che batte più forte quando ci innamoriamo di “quel” paio di jeans, di “quelle scarpe”, e facciamo centro!
Ecco perché, quando tutto sembra andare storto, lo shopping ci tira su. La vita di noi donne è difficile: tutte noi sappiamo bene quante paranoie possano attanagliare la nostra mente, di quanti pettegolezzi possiamo essere oggetto, quante menate inutili ci facciamo. E, ammettiamolo, sappiamo essere grandi stronze tra noi. A volte capita di sentirci abbattute, non all’altezza della situazione o sbagliate, “fatte male”. Non ci sono obiezioni che reggono: quel cuore che sa ancora riconoscere e gustare una cosa bella per sé, funziona a meraviglia! E allora amiche, nei momenti no, andiamo a lustrarci gli occhi facendo un bel giro di sano shopping, ritorniamo a camminare a testa alta e occhi ben aperti, riappropriamoci del nostro cuore e torniamo a desiderare tutta la bellezza del mondo!

A Presto
M.M.


1 commento:

Dony ha detto...

Analisi ben fatta!!! Brava,anzi bravissima,110 e lode!

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