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martedì 26 novembre 2013

Due Punte



Devo essere sincera pure io ho provato questo tipo di pantaloncino questa estate.
Un modello semplice ma diverso dal solito, che attira subito l'attenzione delle persone. E infatti appena messo sull'espositore l'ho subito preso e provato.
Sentenza: o hai la misura minima da modella (fotomodella, sopra il 165cm) o sei piccola e pesi intorno ai 50kg (o meno). Però se vi piace e lo riuscite ad indossare senza sembrare un nano da giardino bianco e grasso sfruttatelo in qualsiasi momento!

Ps anche se è inverno. I pantaloncini si possono usare tranquillamente con un bel paio di calze lunghe e pesanti.

A Presto
M.M.

martedì 5 novembre 2013

Black is Black


Cromatica

Quando l'Inghilterrà uscì dai rigori color fumo di Londra del secondo dopoguerra cambiò stile: allungò i capelli dei ragazzi, accorciò le gonne delle ragazze, sostituì le canzonette perbene d'una volta con la rivoluzione musicale dei Beatles e i colori vieux rose delle tappezzerie con l'arancione ed il violetto delle plastiche. Erano gli anni di Yellow Submarine. Quando l'Italia stava per entrare nella Prima Guerra Mondiale, invece, si vestì di plumbeo e successivamente mise la camicia nera. L'Italia degli anni Cinquanta si risvegliò al colore con allegria, per dimenticarlo poi con i nuovi anni di piombo. E poi gli anni Ottanta cambiarono ancora una volta cromatismo per scoprire i pastelli del postmoderno. Oggi il diavolo veste Prada, in nero ovviamente, il che consente di confondere in discoteca il nipponico e l'australiano. Il colore forse è vita ma sicuramente la vita, quella in corso nella storia della società, determina il colore. Con regolarità ciclica i maschi si son vestiti di nero: ogni qualvolta hanno deciso una orte unificazione dei nuclei sociali. Così fecero i puritani inglesi di Cromwell nella loro conclamata frugalità, così fecero i loro parenti olandesi, borghesi e come tali esaltatori del lusso in nero che era nelle vesti identico a quello policromo della corte del Re Sole. Così fece quasi tutta la borghesia d'Europa quando si mise in frac nell'Ottocento in quanto alla nuova classe vincente non si potevano consentire fantasie coloriste delle vesti nobiliari del Settecento, secolo misterioso ed inquietante durante il quale l'aristocrazia francese e britannica era sgargiantissima mentre già a Venezia tutto era ton sur ton come nelle musiche di Vivaldi. Allora solo alcuni pittori intuivano la mutazione che da lì a poco avrebbero imposto la ghigliottina. Füssli, Blake e Magnasco sentivano l'atmosfera angosciante che stava crescendo, forse la percepiva anche il morbido Watteau. All'opposto Parigi all'inizio del XX secolo, San Pietroburgo e per un poco anche Roma, stavano annusando aria nuova in un clima di borghesie liberali che stavano affondando. E' lì che si trovano le ragioni delle esaltazioni cromatiche di Debussy e di Toulose-Lautre, la corsa successiva per il "fauvisme" e al contempo le esaltazioni plastico dinamiche dei primi futuristi. Qualcosa di grave stava per succedere: si trattava di reagire a troppi uomini in frac. Oggi anche le signore si vestono in nero. Fra poco potrebbe scoppiare la rivoluzione, quella d'un nuovo colore, almeno. 

- Philippe Dverio, da "Art e Dossier", n°263 febbraio 2010










Ho voluto accompagnare questo testo tratto da Art e Dossier di Philippe Daverio con le foto delle proposte autunno/inverno 2013 di H&M e Zara (chi le distingue è bravo) perché mi sembra una bella lettura dell'uso del colore nelle varie epoche e la sua ciclicità. Nonostante sia un pezzo del 2010, l'augurio finale che prima o poi torni il colore, perché coinciderebbe con un periodo di ripresa, sicuramente al momento non è né ascoltato dalla storia né dalla moda. Sfogliando i cataloghi di moda e le riviste i colori cupi sono la tendenza e ciò che non può mancare nel nostro armadio è il nero. Non che io mi trovi male, anche se negli ultimi mesi sto cercando di introdurre del colore nel mio vestiario e di costringermi di tanto in tanto a comprare cose che non comprerei, a sorta di terapia contro la mia quotidiana divisa. Però se l'alternativa devono essere improponibili fantasie psichedeliche o colori evidenziatore torno alla formalità della mia scala di nero e jeans.

A Presto
M.M.

lunedì 26 novembre 2012

Continuando sulla scia de The age of steel, o forse proprio da questa moda nasce questa tendenza ai metalli, questo inverno è un tripudio di borchie. 

lunedì 24 settembre 2012



Un altro paio di domande che mi pongo per la stagine che si sta avvicinando sono:
Ritorneranno i giubotti con il pelo?


sabato 28 aprile 2012




Conoscete l'associazione Abiti Puliti. Io l'avevo già sentita, ma non avevo mai approfondito la tematica.
Questa mattina leggendo una notizia di Informazione Libera, uno dei tanti canali FB di informazione (per chi è troppo pigro per prendersi un quotidiano), ho notato un articolo sui "jeans mortali".
Mortali? Why?

Una delle campagne di Abiti Puliti, che si occupa dei diritti dei lavoratori nelle industrie tessili e del controllo delle buone pratiche di quest'ultime, riguarda la sabbiatura per i jeans, tecnica di schiaritura dei capi condannata dai maggiori marchi internazionali. Però ad un controllo degli stabilimenti di alcuni di questi è emerso che in realtà la pratica persiste, magari semplicemente spostata ad orario notturno per non dare nell'occhio.
Alcuni dei marchi sotto inchiesta sono H&M, Levi’s, C&A, D&G, Esprit, Lee, Zara e Diesel che hanno dichiarato di aver bandito questa tecnica.

Ogni tot abbiamo qualche notizia che arriva dal mondo della moda in tale senso: uso di materiali nocivi, sfruttamento dei lavoratori, vendite di prodotti più contraffatti che veri. Non c'è da stupirsi: il mondo della moda conta spostamenti di capitali veramente ingenti e, anche se stanno a piangere miseria, tra i paperon de paperoni italiani non sono pochi i nomi di stilisti e proprietari di firme.

Con questo post non dico di smettere di comprare vestiti da questi (le magliette di cotone ancora non prevedono sabbiatura), ma tenersi informati su quello che indossiamo e a chi diamo i nostri soldi è sempre buona pratica.

A Presto
M.M.

giovedì 22 luglio 2010

Qualcuno ha qualche problema con Zara?

Zara, we have a problem



E' una vecchia discussione, ma mi ha fatto ridere quando l'ho vista sul blog di Betty. Ma pare che neppure Pandora si sia salvata.

It's an old post, but when I saw it on Betty Blog I could not resist and I start laught! Also Pandora is on the Zara's T-shirt



e anche con Pepe Jeans

and also with Pepe Jeans


A Presto

M.M.

domenica 11 luglio 2010

Da qualche mese a questa parte è scoppiata la mania Miu-Miu.
Giuro che la capisco poco. A me la fantasia con le rondinelle, e simili, non piace affatto!! Sugli abiti può ancora starci, ma sulle sarpe..oh cielo...Mi ricorda troppo le fodere interne delle borse o delle giacche..

I dislike new Miu-Miu fashion patterns.


Una delle prime blogger ad innamorarsi di questa collezione è stata la piccola Tavi, che non perde mai occasione di mostrare ciò che possiede, ed in particolar modo adora il colletto singolo (adesso due).

Tavi is one of Bloggers who falling in love with Miu-Miu last collection, and she always shows her personal Miu-Miu wardrobe. She likes in particular her collars.


Comunque, è più che giusto prenderne atto: a moltissime piace, tanto che Zara non si è fatta scappare l'occasione e ha proposto il suo "falso" in pochissimo tempo. E pare che molte preferiscano questo (anche per il prezzo).

Many girls love these patterns, so Zara had produced some Miu-Miu inspired dress for this summer. Benefit: the cost.





Miu-Miu mi aveva già sconvolto lo scorso anno con la fantasia a labra rosse. Con questo mi ha sconvolta ancora di più, per la sua capacità di far tendenza con atteggiamenti così semplici e un pò contro corrente. Quando ho visto le foto della sfilata non avrei dato un soldo a questa collezione, invece è stata un successo. Prendo nota per il futuro.

Last year I noticed Miu Miu's red lips pattern and this time I'm astonished by new collection's success.


Però le foto per A/I presentano qualcosa di simpatico. Un pò scuola privata, un pò Gossip Girl.

However, pics for new A/W collection show something, a bit private school, a bit Gossip Girl.


A Presto

M.M.

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