giovedì 12 novembre 2009


Tra una settimana sarò a Roma per un giretto rilassante. Sono già stata due volte in questa città negli ultimi anni e quindi ho già visto quello che c'era da vedere seguendo i soliti itinerari e seguendo le mie lezioni di storia dell'architettura del primo anno.
A questo giro mi concederò (o tenterò) EUR, la moschea, il quartiere Trastevere (forse) in cui non sono mai stata, e l'Ara Pacis. Girerò per lo più sola (la sera spero di beccare qualche amico..sperem..), quindi sono libera di far ciò che voglio. Se avete consigli sia per luoghi da visitare, sia per negozi, per cibo o per quello che volete, sentitevi liberi si scrivere. Io ne sarò felice! Solo un limite: giro con i mezzi e con questo dico tutto!

Vediamo un pò se riesco anche a fare quattro passi per via Condotti, ma solo per il gusto di guardare vetrine e allestimenti. Faccio lo stesso con via della Spiga e Montenapoleone qui a Milano. Alcune vetrine hanno una fantasia sfrenata anche nella loro apparente semplicità. Ricordo D&G a Milano che qualche anno fa faceva uscire jeans e magliette da enormi tubi di tempera, ed erano fatti così bene che i tessuti sembravano colate di colore fresco su pavimenti e scaffali. Oppure Louis Vuitton a Roma che durante un cantiere aveva chiuso completamente il proprio negozio, con parte dell'edificio che lo ospitava, con una gigantesca riproduzione di un baule in pelle con il suo monogramma.
Ricordo l'aria più rilassata e meno "metropolitana" di via del Corso, con i negozi di vestiti e di sciocchezze, la zona pedonale con i madonnari e i ballerini dilettanti di break dance, l'area "delle proteste" (non so esattamente come si chiami quello slargo, ma trovo sempre qualcuno che manifesta per qualcosa), i ragazzi seduti davanti alle due chiese gemelle di Piazza del Popolo (Santa Maria di Montesanto, se non erro) e sulla fontana alla base dell'obelisco. Ricordo benissimo le imprecazioni della mia amica costretta a fare tutta via del Corso a piedi (questa gente che non è mai abituata a muoversi a piedi!), la stessa che il giorno prima, spingendo sulla mia bontà e sul suo essere chiusa nella stanza dall'albergo con la febbre, mi aveva chiesto di trovarle la focaccia spessa e morbida a Roma (come chiedere il maritozzo a Milano..), e il pomeriggio di shopping stupido e divertente con il mio fratellino acquisito, provando vestiti, occhiali ed assaporando un buon aperitivo al Pantheon (con la proprietaria napoletana, che ci prese così in simpatia che mi regalò una rosa).

Chissà se hanno tolto il cantiere al Pincio. Chissà se hanno sgomberato un pò lo spazio intorno alla lupa al Campidoglio. Chissà se beccherò mai il mercato in Piazza Vittorio Emanuele. Chissà se il kebabaro di fiducia esiste ancora in via Amedeo e potrò trovarmi ancora in "Lost in Translation" (due milanesi a Roma, che mangiano un kebap con affianco due magrebini, in un locale di proprietà di due pakistani che stavano guardando un programma indiano trasmesso da una tv locale londinese). Chissà se in Santa Maria degli Angeli ritroverò quella meravigliosa atmosfera, che tre anni fa mi rapì totalmente lasciandomi un'ora seduta lì dentro, immersa nei mie pensieri.

A Presto

M.M.

3 commenti:

Brunhilde ha detto...

Chissà se a Via delle Carrozze c'è ancora quella cioccolateria da andare in estasi.. vai a controllare.

MadeMode ha detto...

Via delle Carrozze è la parallela di via Condotti, se sono in zona controllo e ti dico :D
Grazie mille

M.M.

Dony ha detto...

Beata Tu!!! Adoro Roma!!!!

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