mercoledì 26 settembre 2012


In un post precedente avevo già affermato che ultimante ci stanno un pò tutti dicendo che siamo nati nel periodo sbagliato della moda. Meglio guardare al passato con una rivisitazione e revisone continua: dai greci ai cinesi, dall'impero russo a tutti i decenni del '900. C'è per ogni gusto e ogni foma. Però mi permetterei di citare Goethe nel dire che 

l'artista non è colui che crea qualcosa di nuovo, bensì chi è in grado di presentare cose già risapute come se non fossero mai state dette.


Dalle linee più classiche


A quelle dell'inizio del secolo (con qualche dettaglio più recente, come i bottoni dei cappotti LV che sono identici a quelli che si usavano sui cappotti negli anni '80. Li ricordo ancora sui cappotti di mia madre e qualcuno anche sui miei). Inutile dire che il cappotto sarà uno dei protagonisti della stagione.


Alle fantasie che sanno di altri tempi e altri imperi.


A quella che fu l'infanzia di alcuni di noi, di un'immagine icona del nostro Bel Paese e che spesso gli stranieri (ma un pò anche gli italiani) vorrebbero ritrovare. Altra tematica di questa stagione, lo sfarzo (finto o vero), gli accessori grandi e vistosi, le fantasie barocche che tornano, sia sui tessuti, sia nelle stesse foto pubblicitarie.


Ai colori del pop più british.


Alle brave ragazze e finte tali


A Presto
M.M.



Nessun commento:

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails